Un luogo d’arte unico a Blois
Una fondazione ludica e iconoclasta
Le opere riunite dalla Fondazione del dubbio rispecchiano perfettamente il motto del movimento, ovvero l’abolizione di ogni frontiera tra arte e vita, in una cornice di umorismo provocante.
Tra loro, si trovano portiere di automobili munite di motori che azionano dei martelli (Wolf Vostell), fotografie in bianco e nero accompagnate da una colonna sonora (Robert Watts), un tavolo da ping-pong circondato da racchette rivisitate (George Maciunas), un Buddha di marmo posto davanti a una telecamera (Nam June Paik), scatole di plastica con etichette stampate e vari oggetti (Ben) e persino un manoscritto di Yoko Ono.
Queste opere, tutte più sorprendenti le une delle altre, hanno una sola missione: sorprendere, far riflettere e permettere ai visitatori di adottare nuove prospettive. Qui l’arte incontra, l’arte interroga e, soprattutto, l’arte vive.
Un caffè ben diverso dagli altri
Una caccia al tesoro gigante
Trenta lastre smaltate disseminate nella città interrogano la vita, la felicità, il potere, l’amore…
Saprai trovare una logica nella loro disposizione?
Potrai trovare la risposta all’interno della Fondazione del dubbio e siamo sicuri che ti sorprenderà!